
I nostri piedi possono essere paragonabili ai pneumatici della macchina. Tutto il peso della struttura si scarica sulle gomme/piedi che se hanno delle anomalie possono creare problemi nel viaggiare/camminare.
Una guida con gomme sgonfie rende le prestazioni, oltre che la sicurezza, inferiori rispetto a quelle con una pressione normale dei pneumatici, e causa anche l’appoggio del pneumatico a terra in modo diverso a seconda della pressione dello stesso .
Nel recente studio che ho condotto sulla camminata nordica e in particolar modo sull’appoggio dei piedi al terreno ho notato varie analogie con i pneumatici.
Un piede piatto potrebbe essere paragonato ad una ruota sgonfia, mentre un piede cavo ad una eccessiva pressione.
Ovviamente tutto questo è frutto di una mia interpretazione che per fortuna non si basa sulla pressione “bar” delle ruote ma da un’ attenta analisi dell’appoggio del piede del soggetto.
In posturologia si può dedurre che un piede piatto può derivare da una debolezza dei muscoli plantari intrinseci e da un’ eccessiva estensione dei legamenti del piede; un piede cavo invece deriva da una supinazione del tallone con conseguente pronazione del resto del piede provocando un accorciamento dei muscoli intrinseci e della fascia plantare.
Una valutazione dell’appoggio del piede può essere fatta anche attraverso la pedana baropodometrica, utilizzata anche in alcuni negozi di scarpe che valuta la distribuzione del peso sia da fermi che durante la camminata/corsa.
Il mio consiglio come sempre è quello però di rivolgersi a degli specialisti per una analisi posturale completa ed evitare di avere una valutazione sbagliata.